|
|||
|
|||
Il compimento della legge Non
pensate che io sia venuto ad abolire la legge o i Profeti; non son
venuto per abolire, ma per dare compimento. “ In verita’ vi dico:
finche’ non siano passati il cielo e la terra, non passera’ neppure un
iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. “Chi dunque
trasgredira’ uno solo di questi precetti, anche minimi e insegnera’ agli
uomini a fare altrettanto, sara’ considerato minimo nel regno dei cieli.
Chi invece li osservera’ e li insegnera’ agli uomini, sara’ considerato
grande nel regno dei cieli.
Sale della terra e luce del mondo “Voi
siete il sale della terra: ma se il sale perdesse il sapore, con che
cosa lo si potra’ render salato? A null’altro serve che ad essere
gettato via e calpestato dagli uomini. “ Voi siete la luce del mondo;
non puo’ restare nascosta una citta’ collocata sopra un monte, ne’ si
accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere
perche’ faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. “Cosi’ risplenda
la vostra luce davanti agli uomini, perche’ vedano le vostre opere buone
e rendano gloria al vostro padre che e’ nei cieli.
La
nuova giustizia superiore all’antica
Fare l’elemosina in segreto
Pregare in segreto
Quando pregate, non siate
simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e
negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verita’ vi
dico: hanno gia’ ricevuto la loro ricompensa. Tu invece quando preghi,
entra nella tua camera, tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel
segreto, ti ricompensera’.
La vera preghiera, IL Pater
Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di
venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perche’
il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele
chiediate. Voi dunque pregate cosi: Padre nostro che sei nei cieli, sia
santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volonta’,
come in cielo cosi’ in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e
rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti
perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste
perdonera’ anche voi; ma se voi non perdonereste agli uomini, neppure il
Padre vostro perdonera’ le vostre colpe.
Digiunare in segreto
Il vero tesoro Non
accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove
ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove
ne’ tignola ne’ ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non
rubano. Perche’ la dov’e’ il tuo tesoro, sara’ anche il tuo cuore. Anima-siddhi, lagrima-siddhi, mahima-siddhi, prati-siddhi, isita-siddhi, vasita-siddhi, prakamya-siddhi e kamavasayita-siddhi, sono le otto perfezioni ottenibili con la pratica dell’astanga yoga, lo yoga in otto fasi (yama, niyama, asana, pranayama, pratyahara,dharana, dhyana e samadhi) Esse corrispondono rispettivamente alla capacita’ di diventare piu’ piccolo del piu’ piccolo, piu’ leggero del piu’ leggero, piu’ pesante del piu’ pesante, di materializzare oggetti, di creare e distruggere un intero pianeta soltanto con la volontà, di controllare la mente di chiunque, di compiere ogni sorta di meraviglie e di contraddire la natura, ovvero di operare l’impossibile. Per poter accedere a queste siddhi e’ necessario sottoporsi a severissime austerita’ e penitenze, a cominciare dal totale isolamento nel cuore della foresta: sucau dese pratisthapya sthiram asanam atmanah naty-ucchritam nati-nicam cailajina-kusottaram tatraikagram manah krtva yata-cittendriya-kriya upavisyasane yunjyad yogam atma-visuddhaye Per praticare lo yoga ci si deve ritirare in un luogo appartato e preparare uno strato di erba kusa sul terreno, coprendolo poi con una pelle di daino e con un panno morbido. Il seggio non dev’essere ne’ troppo alto ne’ troppo basso e deve trovarsi in un luogo sacro. Lo yogi deve poi sedersi immobile e praticare lo yoga per purificare il cuore, controllando la mente, i sensi e le attivita’ e concentrando la mente su un unico punto (Bhagavad-gita 6.11-12) Tuttavia nel ventottesimo verso dell’ottavo capitolo della Bhagavad-gita Sri Krishna afferma: scegliendo la via del servizio devozionale non si e’ privati dei benefici offerti dallo studio dei Veda, dai sacrifici, dalle austerita’ dagli atti caritatevoli, dalla ricerca filosofica e dall’azione interessata. Il semplice compimento del servizio devozionale e’ sufficiente per ottenere tutto cio’, e alla fine si raggiunge l’eterna e suprema dimora. Questo significa che il devoto puro non ha bisogno di praticare alcun genere di yoga mistico, perche’ le otto perfezioni gli vengono conferite direttamente da Krishna come sottoprodotti della sua devozione incondizionata. La capacita’ di operare prodigi e’ infatti definita dalle Scritture vediche una mera estensione della bhakti, l’amore per Dio. Percio’, mentre il distacco, la conoscenza e le siddhi dipendono dalla devozione quest’ultima e’ completamente indipendente e autosufficiente; per questo motivo in essa sono incluse tutte le forme di perfezione. Nel mondo Occidentale l’esempio migliore di quanto detto finora e’ Gesu’. Benche’ non fosse affatto entusiasta di impressionare le folle con miracoli di ogni tipo, come appare chiaramente nel versetto 48, paragrafo 4, del Vangelo secondo Giovanni, in cui egli stesso dice; Se non vedete segni e prodigi voi proprio non credete, Gesu’ non poteva astenersi dal compiere ogni sorta di magie per attirare l’attenzione di un popolo ignorante e insensibile a qualsivoglia espressione di spiritualita’. Egli non esitava a rimproverarli con aspre parole: Una generazione perversa e adultera cerca un segno, ma nessun segno le sara’ dato se non il segno di Giona (MT.16.4) Generazione incredula e perversa, fino a quando dovro’ restare con voi? Fino a quando dovro’ sopportarvi? (MT. 17.17) Gesu’ sapeva bene che l’ignoranza che induceva le folle a inneggiare di fronte ai suoi poteri mistici le avrebbe poi spinte a insultarlo, a flagellarlo, a crocifiggerlo, a deriderlo e a non riconoscerlo neanche in seguito come il Messia, il messo o messaggero del Signore: Da allora Gesu’ comincio’ a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno (MT. 16.21) Questa era la specifica missione egli doveva farsi carico dell’enorme quantita’ di atti colpevoli compiuti dal popolo d’Israele e dai Romani, ma era anche consapevole del fatto che la sua crocifissione avrebbe costituito un’offesa imperdonabile da Dio, che non tollera le ingiurie ai suoi devoti. Sulla croce Gesu’ disse: Padre perdonali, perche’ non sanno quello che fanno. (Luca 23.34) ma non siamo affatto sicuri che Dio abbia perdonato, anzi, tutto ci fa credere il contrario. Soltanto un devoto completamente libero dall’identificazione corporea materiale poteva portare a compimento una missione dura e difficile come quella di Gesu’ ed e’ chiaro che con i suoi poteri mistici egli avrebbe potuto evitare la sofferenza fisica e morale che gli fu inflitta. Durante la sua permanenza sul nostro pianeta Gesu’ utilizzo’ quai tutte le otto perfezioni dello yoga mistico. Lagrima-siddhi, l’abilita’ di diventare piu’ leggero del piu’ leggero, fu da lui esibita quando cammino’ sull’acqua; Prati-siddhi, la capacita’ di materializzare oggetti, gli permise di moltiplicare i pani e i pesci; Prakamya-siddhi, compiere ogni sorta di meraviglie, fu esibita alle nozze di Cana, cerimonia durante la quale Gesu’ trasformo’ l’acqua in vino; egli era dotato di un carisma eccezionale grazie a Vasita-siddhi, che permette di influenzare la mente altrui. Infine, egli pote’ guarire gli ammalati, liberare gli indemoniati e risuscitare i morti grazie a kamavasaiyta-siddhi, il potere con cui si puo’ invertire il corso della natura. Quando, nel Getsemani, le guardie vennero ad arrestarlo e uno dei suoi seguaci tento’ di difenderlo, Gesu’ fece presente a quest’ultimo che se avesse voluto avrebbe potuto sfuggire alle guardie senza alcuna difficolta’, e proprio in virtu’ della sua perfezione mistica; tuttavia con il suo esempio personale egli dimostro’ che sia la ricchezza materiale, sia l’acquisizione delle siddhi sono beni effimeri a cui e’ meglio rinunciare per il raggiungimento del bene supremo, l’amore per Dio. Yoginam api sarvesam mad-gatenantar-atmana sraddhavan bhajate yo mam sa me yuktatamo matah E tra tutti gli yogi colui che con grande fede dimora sempre in me,pensa a me e mi offre il suo servizio con amore e devozione, e’ il piu’ intimamente unito a me nello yoga ed e’ il piu’ elevato di tutti. Questa e’ la mia opinione. (Bhagavad-gita 6.47)
Di fronte all’eternità’ dell’anima la temporaneita’ del corpo materiale appare come un sogno Srila Prabhupada
C’ e’ una profonda
differenza tra il tuo pensiero ed il mio: il tuo pensiero e’ figlio
|