Storia di Srila Prabhupada

Introduzione

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Epilogo

Biografia

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Sebbene una candela accenda un numero illimitato di candele, ognuna con la stessa intensità della prima, rimane sempre la candela originale. Analogamente, sebbene Dio, la Persona Suprema, espanda Se stesso in forme illimitate, rimane la causa originale di tutte le cause. Nei Veda quella causa originale Suprema e' conosciuta col nome di Krsna, perché possiede qualità trascendentali illimitate che possono attrarre tutti gli esseri viventi. Cinquecento anni or sono quella stessa causa Suprema, il Signore, Sri Krsna, apparve nella forma di Sri Caitanya Mahaprabhu' e dichiarò che il canto dei Santi Nomi Hare krsna, Hare Rama si sarebbe diffusa al di la dei confini dell'India, in ogni città e villaggio del mondo. Centinaia di anni passarono mentre i fedeli di Sri Caitanya si sforzavano di espandere la Sua missione. Tuttavia essi si domandavano come e' quando l'ardita predizione del Signore si sarebbe avverata. Poi, il 13 agosto del 1965, pochi giorni prima del suo sessantanovesimo compleanno, A. C.  Bhaktivedanta Swami Prabhupada filosofo, studioso e santo parti alla volta dell'America per vedere che cosa si poteva fare. Elemosinando il biglietto presso un'agenzia di navigazione del luogo, viaggio come unico passeggero a bordo di una piccola nave da carico scolorita, chiamata jaladuta. Le uniche cose in suo possesso erano una valigia, un ombrello, una provvista di cereali secchi, circa sette dollari in valuta indiana e alcune casse di libri. Quando, trentasette giorni dopo la jaladuta arrivò al porto di New York, Srila Prabhupada era completamente solo. Era venuto in America senza conoscere nessuno e assolutamente privo di mezzi di sostegno visibili, a parte l'esiguo possesso di beni che aveva portato con sé sulla nave. Non aveva denaro, ne' amici ne' seguaci, non aveva la sua giovinezza e la salute, e nemmeno una chiara idea di ciò che avrebbe dovuto fare per raggiungere il suo lontano obbiettivo quello di presentare la conoscenza spirituale dei Veda alla società occidentale. In una poesia scritta in bengali poco prima del suo arrivo Bhaktivedanta Swami rivelò la sua umile fede nel Signore, Sri Krsna, e la speciale istruzione ricevuta dal suo maestro spirituale, il quale gli aveva chiesto di diffondere gli insegnamenti della coscienza di Krsna nel mondo di lingua inglese: Mio caro Sri Krsna come potrò far capire il messaggio della coscienza di Krsna? Sono molto sfortunato, privo di qualità, e sono il più caduto. Chiedo quindi la tua benedizione in modo che io possa convincerli perché non ho il potere di farlo con le mie sole forze. Sono sicuro che quando questo messaggio trascendentale penetrerà nel loro cuore essi certamente si sentiranno felici e liberi dalle miserie della vita. Questa poesia fu scritta il 18 Settembre del 1965. Dodici anni più tardi, il 14 novembre del 1977, in India Bhaktivedanta Swami lasciava questo mondo all'eta' di ottantuno anni. Che cosa era accaduto in quei dodici anni? Che cosa fu in grado di compiere Bhaktivedanta Swami durante questo breve periodo, pur avendo cominciato con niente e in un'età' in cui la maggior parte delle persone si ritirano? L'elenco delle sue realizzazioni e' al di là di ogni traguardo. In breve, tra gli anni 65 e 77 sua Divina Grazia A. C. Bhaktivedanta Swami, ossia Srila Prabhupada, mentre i suoi fedeli si avvicinavano a lui con affetto per conoscerlo, aveva diffuso gli insegnamenti della coscienza di Krsna in ogni grande città del mondo e aveva formato un'Associazione che comprende migliaia di persone dedicate. Aveva fondato 108 templi con magnifiche proprietà nei sei continenti e aveva fatto il giro del globo dodici volte per guidare personalmente i membri della sua estesa missione.

Come se ciò non fosse stato sufficiente per un uomo che si avvicinava all'ottantina. Srila Prabhupada aveva scritto 51 volumi, in seguito tradotti e pubblicati in 28 differenti lingue e distribuiti a decine di milioni in tutto il mondo. Aveva dato migliaia di lezioni, scritto migliaia di lettere e preso parte a migliaia di conversazioni con fedeli, ammiratori e critici. Si era conquistato la stima di centinaia di studiosi eminenti e di personalità pubbliche che espressero un genuino apprezzamento per il suo contributo alla religione, alla filosofia e alla cultura. La storia di Srila Prabhupada e del sorprendente risultato da lui raggiunto in soli dodici anni va molto al di là dell'obiettivo  di questo opuscolo. Tuttavia le pagine che seguono vi offriranno la possibilità di dare uno sguardo sui suoi insegnamenti e sulle sue realizzazioni.

"" Sono venuto qui in età avanzata non per turismo ne' per interesse personale. Sono venuto per portare la scienza di Krsna che può rendervi veramente felici. "

La sua  Associazione

Nel settembre del 1965, dopo il suo arrivo a New York, Srila Prabhupada lottò da solo durante il primo anno per stabilire il suo movimento cosciente di Dio. Egli viveva semplicemente, teneva conferenze quando e dove ne avesse l'opportunità, e gradualmente riuscì  a suscitare interesse per i suoi insegnamenti. Nel luglio del 66, mentre ancora lottava da solo in un oscuro negozio del Lower East Side di New York, Srila Prabhupada riuscì comunque a fondare una società spirituale destinata a una partecipazione mondiale. Egli la chiamò Associazione Internazionale per la Coscienza di Krsna. (ISKCON). Al momento dell'atto costitutivo di questa Associazione Srila Prabhupada non aveva con sé neanche una persona dedicata alla missione. Tuttavia, senza perdersi d'animo, designò come primi fiduciari dell'ISKCON  alcuni volontari tra il piccolo gruppo che regolarmente assisteva alle sue conferenze serali. Questo accadeva allora, oggi, L'Associazione Internazionale per la Coscienza di Krsna comprende più di trecento templi, fattorie, scuole e progetti speciali da un capo all'altro della terra e include una congregazione mondiale che conta milioni di partecipanti.

Finalita' dell'ISKCON

La coscienza di Krsna e' molto più che un'altra fede settaria. E' la scienza che tratta dei valori spirituali ed e' pienamente descritta nella letteratura vedica dell'antica India. Lo scopo del Movimento per la Coscienza di Krsna e' quello di far conoscere i principi universali della realizzazione di Dio in modo che tutti possono  derivarne i benefici più alti, cioè la conoscenza spirituale, l'unita' e la pace. I Veda assicurano che nella presente età il metodo più efficace per ottenere la realizzazione spirituale consiste nell'ascoltare, nel glorificare e nel ricordare sempre il Signore Sovrano, il Bene Supremo. Egli e' conosciuto con un'infinita' di nomi. Uno di questi e' "Krsna", che significa "Colui che e' dotato di ogni attrattiva", un altro nome e' "Rama" che significa "la ricerca di ogni piacere", che indica l'energia inconcepibile del Signore. Seguendo la raccomandazione dei Veda i membri dell'ISKCON sono sempre impegnati a cantare il mantra Hare Krsna, Hare Krsna, Krsna Krsna, Hare Hare, Hare Rama, Hare Rama, Rama Rama, Hare Hare. Questo canto sublime ci pone in diretto contatto col Signore Supremo grazie alla vibrazione sonora dei suoi Santi Nomi e gradualmente risveglia in noi la nostra originale relazione con Dio. La missione primaria dell'ISKCON consiste quindi nell'incoraggiare tutti i membri della società umana a dedicare almeno una parte del loro tempo e delle loro energie a questo metodo dell'ascolto e del canto delle glorie di Dio. In questo modo essi realizzeranno che tutte le entità viventi sono anime spirituali, eternamente collegate col Signore Supremo nel risveglio e nell'amore.

Distribuzione di cibo spirituale

Insieme con l'insegnamento della conoscenza vedica e con la diffusione del canto congregazionale dei santi nomi del Signore, L'ISKCON distribuisce gratuitamente cibo spirituale in tutto il mondo. Come accade per la filosofia e per il canto, anche il cibo vegetariano, che e' stato precedentemente offerto al Signore, purifica la mente e il cuore. Questo favorisce il graduale risveglio della nostra originale consapevolezza di Dio. Perciò la distribuzione di cibo spirituale da parte dell'ISKCON, mediante il programma noto a livello mondiale come " Cibo per la vita", e' salutare per il corpo e per l'anima di chi lo riceve.

 

I suoi Insegnamenti

Tra i suoi numerosi contributi, Srila Prabhupada considerò quello dei libri il più importante di tutti. Infatti egli spesso diceva che la sua attività di traduzione e di spiegazione dei testi vedici era la sua vita stessa. Nel 70 Srila Prabhupada fondo' la Bhaktivedanta Book Trust che e' ormai la casa editrice di letteratura vedica più grande del mondo. Grazie all'attività' editoriale svolta dalla BBT in quest'ultimo quarto di secolo, milioni di persone hanno letto almeno uno dei libri di Srila Prabhupada e hanno sentito che la loro vita si era genuinamente arricchita. Qui e' inclusa una breve introduzione alla conoscenza spirituale che troverete all'interno di questi libri.

I Libri di Srila Prabhupada mettono in rilievo l'importanza della forma umana di vita.

Esistono molte forme di vita in questo pianeta. Vi sono forme immobili come gli alberi e le piante e una vasta gamma di animali acquatici, di insetti, di uccelli e di mammiferi. Anche la nostra forma umana e' una di queste forme, eppure perfino un osservatore casuale concorderebbe sul fatto che gli umani sono dotati di capacità uniche che li distinguono da tutte le altre forme di vita. Quali sono esattamente queste peculiarità? Possiamo cominciare a rispondere a questa domanda con un'altra domanda. Che cosa distingue una forma vivente da una forma non vivente? La risposta e' la coscienza, ossia la consapevolezza. Ogni forma vivente manifesta in una certa misura il sintomo della coscienza. Ciò spiega perché la chiamiamo forma vivente. Anche il più microscopico germe o la comune pianta d'appartamento mostrano segni di coscienza mentre ciò non accade per i nostri tavoli e le nostre sedie. E' evidente inoltre che le differenti forme di vita, esibiscono gradi e livelli differenti di coscienza e che, per quanto ne sappiamo, la forma umana rappresenta il più alto grado nello sviluppo della coscienza. E' proprio questo sviluppo più elevato di coscienza che distingue l'essere umano da tutte le altre forme di vita esistenti sul pianeta. Ma che cosa c'e' nella nostra coscienza che la rende cosi differente da quella di un insetto, di un uccello, di un animale e anche di una scimmia? Queste creature mangiano e noi mangiamo; dormono e anche noi dormiamo; si riproducono e noi ci riproduciamo; e infine si difendono proprio come facciamo noi. Il fatto che noi compiamo queste funzioni in modo più sofisticato può essere indice del nostro livello più elevato di coscienza, ma ciò non spiega completamente la ragione della nostra superiorità sulle altre forme di vita.  Una spiegazione più soddisfacente si trova nella nostra abilità di fare domande sull'esistenza, di riflettere su noi stessi e indagare sulla nostra natura e sulla natura di Dio. Possiamo creare linguaggi, meditare sul significato della vita e sentirci perplessi e stupefatti di fronte a un cielo stellato. Tale dote naturale non e' presente in alcun'altra forma di vita. Per questa ragione i Veda consigliano, mentre siamo in questa forma di vita umana, di sviluppare il nostro desiderio di capire chi siamo, che cos'e' l'universo, chi e' Dio e quale relazione esiste tra noi, l'universo e Dio. Dovremmo cercare di trovare la soluzione al problema fondamentale della vita, cioè la nascita, la malattia, la vecchiaia e la morte. Queste domande non sono per i cani e per i gatti, ma devono sorgere invece nel cuore di ogni vero essere umano.

I Libri di Srila Prabhupada rivelano la perfetta conoscenza dei Veda

Se riusciamo ad accettare l'importanza di questo genere di ricerca, la nostra successiva considerazione sarà naturalmente quella di sapere dove trovare le risposte a queste domande. E' evidente che se esiste la perfetta conoscenza riguardante il sé, l'universo e Dio, questa dev'essere di un livello che va al di la della mia semplice opinione, della tua, di quella di Freud e di Einstein o di chiunque altro. Poiché tutti noi abbiamo sensi imperfetti e siamo inclini a commettere errori, le nostre opinioni relative agli argomenti che sono al di la della nostra esperienza non possono fornirci informazioni valide o attendibili.

I Veda non sono un aggregato di conoscenza umana, la conoscenza vedica viene dal mondo spirituale, da Sri Krishna.

Così il nostro tentativo di avvicinarci a questi argomenti in modo empirico sarà disseminato di imperfezioni e alla fine fallira'. Per questa ragione le cosiddette verità stabilite esclusivamente sulla base della speculazione mentale non possono aiutarci a comprendere la Verità Assoluta, che e' al di là della portata dei nostri sensi imperfetti e della nostra mente.